Daniele Capezzone analizza gli ultimi risvolti dell’attualità commentando Meloni premiata come la più potente in Europa e la reazione di Lucia Annunziata.
Daniele Capezzone, con il solito stile tagliente che lo contraddistingue, ha commentato il riconoscimento assegnato a Giorgia Meloni, premiata come la persona più potente in Europa. La notizia, come volevasi dimostrare, ha creato malumori e ulteriori spaccature.
Giorgia Meloni premiata come “la più potente in Europa”, parla Capezzone
Politico ha assegnato a Giorgia Meloni il titolo di “persona più potente nell’Unione Europea”. Questa notizia ha generato una spaccatura netta tra sostenitori e detrattori della premier.
Per alcuni, è un traguardo che conferma il ruolo crescente dell’Italia in Europa, mentre per altri è l’ennesimo segnale di una politica divisiva. “Fegati spappolati e bile fuori controllo”, ironizza Capezzone, sottolineando le reazioni di chi non gradisce questo riconoscimento.
Il ritorno di Lucia Annunziata e le critiche a Chigi
Tra gli eventi politici di rilievo spicca anche il ritorno di Lucia Annunziata, che ieri è stata ospite a DiMartedì.
La sua intervista con Elly Schlein ha inaugurato un nuovo format che punta a dare voce alle principali figure del Partito Democratico.
Ma la Annunziata non si è fermata qui: sulle pagine del Domani ha lanciato accuse contro Palazzo Chigi, affermando che “il controllo dei media è ormai un obiettivo palese del governo Meloni”.
Sul fronte politico interno, il ruolo di Ernesto Maria Ruffini, capo dell’Agenzia delle Entrate, continua a far discutere. Le voci su un suo possibile futuro politico si moltiplicano, e mentre Rosy Bindi lo assolve per la sua partecipazione alla Leopolda, altri, come il sindaco di Milano Beppe Sala, non risparmiano critiche: “Ruffini, scansati. Non puoi fare questo lavoro, nessuno ti conosce”.
Monarchia o Repubblica? Il dibattito si riaccende
La visita di Felipe VI di Spagna in Italia ha scatenato un acceso dibattito. Per alcuni osservatori, come Ilario Lombardo e Ugo Magri, ci sono ancora elementi di monarchia nella nostra repubblica, a partire dal ruolo simbolico di Sergio Mattarella.
Questa riflessione si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso le istituzioni italiane.